L’ultima parte dell’intervista ad Enrico Valenti che continua a raccontarci le chicche dei nostri amati pupazzi della tv
Dopo averci raccontato come sono nati Uan, Four e Bim Bum Bam , nell’articolo precedente, ecco l’ultima parte dell’intervista ad Enrico Valenti, uno dei creatori di Uan del Gruppo80 insieme a Kitty Perria. In quest’ultima parte dell’intervista Enrico ci svelerà gli ultimi segreti sui pupazzi della tv del Gruppo80.
L’intervista continua così….
A proposito di posta, quando Bim Bum Bam aveva il suo spazio della posta, moltissimi di voi scrivevano e c’erano montagne di sacchi di posta. Per cui chiediamo scusa a tutti quelli ai quali non siamo riusciti a rispondere; pescavamo dal mucchio a caso delle lettere e a quei pochi abbiamo risposti. Le leggevamo per curiosità e una delle domande più frequenti, e che ancora adesso ci chiedono:
1A proposito di Uan, il pupazzo della televisione degli anni 80, tutti noi da bambini ci siamo chiesti: ma Uan ha le gambe o no? Come fa a muoversi? Ci puoi svelare questo segreto?
Il segreto come vi ho detto è dato dal fatto che il personaggio è animato da due animatori: il trucco ed il segreto è quello di essere così “bravi” da coordinare il movimento dei due animatori in modo da rendere uno intero, quindi la capacità di muoversi in modo credibile. A questo si aggiunge la capacità degli animatori di integrarsi con il talento dell’attore che gli dà la voce: il mix di questo insieme rende credibile il carattere del personaggio.

Per quello che riguarda le gambe, tutti voi vedete i telegiornali: secondo voi i giornalisti non hanno le gambe? Sono seduti ad un tavolo e quindi le gambe saranno sotto al tavolo: Uan lavorava come un giornalista e quindi aveva le gambe solidamente piantate per terra. Lascio poi a voi interpretare questa risposta se vera o non vera. Ma un mago svela i suoi segreti? Molti di voi ricorderanno che in un paio di sigle c’era Uan seduta su un trono vestito da re e le gambe le aveva o no? La risposta è? La risposta è si… e poi le aveva? Certe cose vanno lasciate un pò nel mistero…
2Pensi che Uan possa tornare sugli schermi della tv?
A proposito di misteri, questo è un mistero misterioso come direbbe Uan. Recentemente abbiamo fatto una Youtubata che ha riportato Uan sugli schermi, magari non gli schermi della televisione ma gli schermi di un pc. Noi come Gruppo80, non siamo più costituiti in termini di una vera e propria società di produzione però comunque restiamo all’interno di questo mondo. E questo mondo in qualche misura è cambiato: quella rivoluzione che negli anni ’80 è stata rappresentata dalla rivoluzione commerciale, ora è una rivoluzione globale che è rappresentata dal web. Per cui c’è un estensione del nostro lavoro all’interno di questo mondo, di questa rete; che questo abbia un futuro più o meno esteso chi può dirlo.

Il personaggio c’è: come tutti i personaggi della fantasia, da Topolino a Topo Gigio, i personaggi delle favole non invecchiano mai. Noi invecchiamo, loro no. Non perchè sono immortali ma perchè sono lì pronti a riprendere vita se c’è un team di persone dedite, capaci, che abbiano voglia ancora di misurarsi con la tecnica del raccontare storie perchè ogni cosa ha una sua importanza se raccontata. Quello che oggi si chiama storytelling: il significato di ogni vicenda è determinato dalla capacità di connotarlo con una storia che sia credibile, una storia che faccia sognare, commuovere, che diverta, una storia… Sono le storie che danno significato e peso alle cose. Io mi auguro di sì; mi auguro che come abbiamo divertito voi, chissà magari possiamo divertire un giorno i vostri figli.
3Quali sono le perplessità verso i nuovi media. Cosa consiglieresti ai giovani di oggi?
E’ da poco che, insieme a Kitty, abbiamo istituito la pagina Facebook del Gruppo80 affinchè la nostra storia non andasse perduta (peraltro tutta la produzione che ci è rimasta tra le mani è stata donata ed è depositata presso il Castello dei Burattini di Parma e quindi è accessibile al pubblico). Cosa posso dire ai giovani di oggi che usano questo web? Usatelo con intelligenza. Vedo delle cose che mi lasciano perplesso. Fatto salvo che ognuno è libero di esprimersi come meglio crede, io credo profondamente nel fatto che la mia libertà di espressione termina lì dove inizia quella di un altro. Per cui il limite è quello dell’etica, della decenza, il limite è quello di non superare un limite; un limite che una persona si autoimpone ma non in modo drammatico, triste, che costa della sofferenza, ma deve essere un modo leggero, gioioso. Per cui di questo web, di questi social sicuramente io apprezzo l’elemento della condivisione di cose importanti, della cultura: mi lasciano un pò perplesso delle esplosioni di narcisismo compulsivo.
4Come ci sei rimasto quando sono stati rubati i tre personaggi?
Il Gruppo80 si è sciolto; ha donato tutta la sua produzione a questo storico dell’arte del teatro che ha tenuto congelato tutto il nostro archivio, fintanto che il Museo dei Burattini di Parma si è costituito. Lui insegnava presso la scuola di teatro Paolo Grassi del Piccolo Teatro di Milano, il quale ospita già un museo del teatro di animazione nei sotterranei pieno di pezzi di pregio. E quindi ha ben pensato di esporre questi tre prezzi che erano, Ambrogio Uan e Four in una vetrina.
Evidentemente o su commissione o dei fan esasperati si sono introdotti nei locali e hanno rubato guarda caso soltanto i nostri pupazzi. Da una parte può essere un elemento di soddisfazione per me, perchè vuol dire che veramente abbiamo fatto qualcosa che ha toccato l’animo delle persone; però non bisogna appunto superare certi limiti. E’ vero che in questo mestiere si ruba ogni cosa, però il rubare è “un rubare il mestiere”. Non è che se io vedo un grande attore recitare nell’Otello di Shakespeare, alla fine della rappresentazione mi introduco nel suo camerino e gli rubo il costume di scena, perchè sono un disgraziato. Non si fa! Magari chiedo l’ autografo o magari torno a vedere lo spettacolo perchè voglio rubare delle sensazioni diverse, voglio rivivere certe cose. Per cui sono rimasto dispiaciuto ma non perchè l’avessero rubati a me, ma perchè l’hanno rubati ad un museo e quindi li hanno rubati a voi. E questo è una cosa che ci ha lasciato un pò tristi. Quindi scrivete, domandate, usate i social, fateci delle domande, compatibilmente con il nostro tempo noi vi risponderemo :).
5Il saluto di Kitty Perria
Io lavoro con gli attori e la prima cosa che dico a tutti è di scegliere sempre e di cercare di scegliere di fare quello che si piace perchè così diventa molto più avventuroso lavorare per 10-12 ore, altrimenti sarebbe una fatica. A tutti i ragazzi di oggi io dico: “In bocca al lupo”.
Le altre puntate… Se volete o siete interessati ad avere altre notizie sul Gruppo80, Enrico Valenti, Uan potete leggere gli altri articoli: l’arrivo di Uan a Pescara (dove vi è un video molto carino con una sua performance); la seconda puntata in cui Enrico parla dell’operazione Five e gli inizi del Gruppo80; la terza puntata dove Enrico Valenti ci racconta come nascono Uan, Four e come nasce Bim Bum Bam
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