Nel blog tour Lucca Inconsueta organizzato da Welcome2Lucca abbiamo visitato la Domus Romana a Lucca, un sito archeologico nel centro storico. Oltre alla visita in sé del museo abbiamo pranzato come facevano i romani di una volta assaggiando i sapori con 2000 anni di storia!
In questo articolo vi racconterò la storia della Domus Romana a Lucca, cosa andrete a vedere ma anche un’esperienza culinaria che potete tranquillamente prenotare e provare! Ovviamente ve la consiglio vivamente perché grazie all’atmosfera e alle ricette romane vi sembrerà davvero di rivivere la storia.
Come nasce la Domus Romana a Lucca
La Domus Romana a Lucca è stata scoperta nel 2012 durante dei lavori di ristrutturazione da privati, attuali proprietari del sito archeologico, i quali hanno avuto l’idea di recuperare queste cantine inagibili.
Ci tengo a sottolineare che la Domus Romana a Lucca è la prima in Europa ad essere stata portata alla luce con risorse esclusivamente da privati ed aperto al pubblico.
Erano stanze basse dove non ci si stava nemmeno in piedi e quindi dovevano per forza di cose abbassarsi. In Italia per legge al di là dei 30 cm nei centri storici bisogna fare gli scavi con la sovra intendenza archeologica proprio perché tutto ciò che è sotto terra anche se in proprietà private, è proprietà dello Stato. Gli scavi sono durati due anni.
Lo scavo archeologico ha permesso di scoprire la vera storia perché sotto ai nostri piedi in ogni città c’è la storia antica. Quello che è molto affascinante è leggere la stratificazione. Gli scavi archeologici sfogliano un libro di storia al contrario; partono dalla storia più recente e vanno indietro nel tempo.
E’ stato ritrovato il periodo rinascimentale, il periodo medievale, il periodo alto medievale che a Lucca corrisponde con il periodo longobardo. Alla fine dell’Impero Romano a Lucca si stanziarono quasi subito i longobardi che ne fecero di Lucca la capitale della Tuscia e per cinque secoli dominarono la città.
Quindi questo popolo lasciò un’impronta molto importante nella città, sia nelle strutture murarie sia anche nell’oggettistica.
Dopo due anni di scavi la Sovra Intendenza chiese ai proprietari se chiudere o meno con il cemento ciò che era stato trovato, i quali decisero di non chiudere per donare a Lucca l’unica testimonianza della civiltà romana sotto terra.
Nel momento in cui i proprietari decisero di musealizzare il sito archeologico (solo i resti) fecero domanda di avere anche gli oggetti che erano stati catalogati e portati via nei magazzini della Sovra Intendenza. La legge dice però che i privati puoi custodire gli oggetti ma senza appropriartene con l’obbligo di farli vedere al pubblico.
La cosa particolare di questi oggetti è che sono tutti contestualizzati e la loro storia aiuta a raccontare la storia di questo sito archeologico. La contestualizzazione in archeologica è un pò rara; la stessa oggettistica di Pompei non è nel sito di Pompei. Bisogna andare a Napoli e a Londra per vedere gli oggetti ritrovati a Pompei.
La Domus Romana quindi è un piccolo luogo dove si possono vedere tutte le strutture murarie ma anche tutta l’oggettistica.
Il pranzo tipico dell’epoca romana
Per mettersi a tavola bisognava essere puri al cospetto degli dei, puri soprattutto nell’anima con delle bevande purificatrici. Erano acque mulse che deriva da acque emulsionate con le erbe. Il conservante dell’epoca era il miele che veniva utilizzato per essere aggiunto ai piatti. Il miele nel vino innalzava la gradazione alcolica.
Abbiamo iniziato il nostro pranzo in stile romano con la bevanda purificatrice, lo sciroppo di menta. Decisamente buono! Menta, mandorle ed acqua!
Il pane veniva offerto agli ospiti sempre in devozione degli dei; la cottura avveniva su foglie di alloro ricoperte di alloro perché allora era il simbolo della divinità, del rispetto, della gloriosità. La farina di grano non la conoscevano ancora (siamo nel II secolo); conoscevano il farro, lo coltivavano e facevano la farina di farro. Infatti il nome farina deriva da farro.
Dopo la bevanda purificatrice abbiamo mangiato del farro con pesto di basilico, prezzemolo, rucola e ricotta salata. Davvero squisito!
Dopo lo squisito farro abbiamo assaggiato dell’humus di ceci, curcuma e cipollotto assieme a dei biscottini al vino senza lievito. I biscotti erano composti da vino, lievito e farina.
Per finire questa degustazione romana abbiamo mangiato della ricotta con uvetta, mandorle e miele e delle polpette.
Come vedete il miele era un elemento fondamentale che accompagnava ogni cibo del tempo.
Il giorno del matrimonio, soprattutto alla sposa e durante il primo periodo “luna di miele”, veniva dato idromele perché facilitava il concepimento del figlio maschio perché i figli primogeniti dovevano essere maschi.
Cosa che non ebbe la fortuna Augusto di avere che ebbe tutte donne; due maschi morirono in battaglia e dovette sposare la terza moglie per avere un discendente maschio che era Tiberio.
Dove si trova
Per andare a visitare la Domus Romana a Lucca bisogna recarsi nel centro storico della città precisamente in Via Cesare Battisti 15. E’ aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18.
Se ti è piaciuta la visita al Domus Romana a Lucca ed il nostro pranzo in stile romano, leggi anche gli altri tour che abbiamo fatto durante il blog tour Lucca Inconsueta!

