Patriottismo, mistero, romanticismo nell’opera del veneziano Francesco Haynez
Uno dei quadri più ricercati, riprodotti e conosciuti nell’Ottocento è “Il bacio” di Francesco Hayez. Chi non ha mai visto sul web o in qualunque altra occasione questa immagine? Molti la scambiano per Romeo e Giulietta, ma in realtà si tratta de “Il Bacio”.
Contesto storico
Siamo nel periodo post Congresso di Vienna, nel 1815, quando l’Italia viene divisa in Stati sotto il dominio di Asburgo d’Austria. E’ il periodo nel quale nascono per contrapposizione le società segrete della Carboneria e della Giovane Italia, anche se destinate al fallimento.
Dopo il fallimento della prima guerra d’Indipendenza, nel 1848, ci sono gli accordi segreti tra Napoleone III e Camillo Benso Conte di Cavour ( “gli accordi di Plombières”) per un’alleanza anti austriaca nel 1859. E’ l’anno della seconda guerra d’Indipendenza e finalmente della proclamazione, nel 1861, del Regno d’Italia.
In questo contesto storico si sviluppa il romanticismo per il quale Francesco Haynez ne diventa il massimo esponente.
Descrizione del dipinto
Il vero nome dell’opera è “Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del Quattordicesimo secolo.” A differenza di quanto si può pensare, Francesco Haynez è italiano, nato a Venezia nel 1791 e noto come uno dei maestri della pittura italiana.

Nella sala 37 della Pinacoteca di Brera è possibile ammirare l’opera, considerata una delle immagini simbolo del luogo. La prima versione de “Il bacio” è stato dipinta con la tecnica dell’olio su tela nel 1859; la seconda versione ad acquerello su carta è custodia nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Quest’opera è molto legata al contesto storico dell’epoca; infatti il dipinto raffigura due giovani che si baciano appassionatamente ma con una nota di tristezza, drammaticità. A conferma di ciò è il pugnale che si trova di lato al giovane; il piede sullo scalino per far capire la fretta del giovane ad andar via per amore della patria. La drammaticità risiede nel fatto che dovranno separarsi per forze di causa maggiore.
Una figura inquietante, così come descritta da molti, si trova sulla sinistra del dipinto: vi è un’ombra sulle scale: molti hanno detto che si trattasse della badante (dalla cuffia che ha in capo sembra di sì), altri invece hanno ipotizzato che si trattasse di una persona che osservava segretamente i due innamorati ed infine, di un congiurato che aspetta il suo amico per andare in missione.
L’aspetto patriottico comunque è forte a prescindere dalla spiegazione soggettiva che si dà. Il colore del mantello che domina insieme alle rosse calzamaglia ed il celeste della veste della donna. Un mix di sfumature di colori che risaltano l’intensità dell’abbraccio tra i due innamorati e che diventa il simbolo del romanticismo, durante la storia.
Le tre versioni de “Il Bacio” di Francesco Haynez
Quindi ci sono tre versioni che Francesco Haynez ha dipinto in base al cambiamento politico dell’epoca.
- Nel 1859 nella prima versione domina il tricolore francese;
- nel 1860 nella seconda versione domina il tricolore del giovane.
- nel 1861 la terza versione dove la donna ha la veste bianca rappresenta l’unificazione dell’Italia.
Ci siete mai stati alla Pinacoteca di Brera? Avete mai avuto il privilegio di ammirare questo dipinto?