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Inchiostro Italiano Rubriche

Presentazione del libro “Come non scrivere” di Claudio Giunta alla scuola di Linguaggi della Cultura Fenysia di Firenze

Come non scrivere Book Cover Come non scrivere
Claudio Giunta
Utet
30 gennaio 2018
Kindle
320

Al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. A scuola: temi, tesine, relazioni. Nel privato: post su Facebook, email personali, chat sul cellulare. Sarà anche l’epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. E più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. Ma, mette subito in chiaro Claudio Giunta all’inizio del libro, «non s’impara a scrivere leggendo un libro sulla scrittura, così come non s’impara a sciare leggendo un libro sullo sci. Bisogna esercitarsi: cioè leggere tanto (romanzi, saggi, giornali decenti), parlare con gente più colta e intelligente di noi e naturalmente scrivere, se è possibile facendosi correggere da chi sa già scrivere meglio di noi». E quindi? Non potendo insegnare come si scrive, Claudio Giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall’antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicità... Ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie Giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perché insegnare Come non scrivere significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne può trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c’è una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. In questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco ma aggiornato all’era di Google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po’ di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perché qualcuno ci legga, capisca quel che vogliamo dire e, se possibile, non si annoi a morte. Sembra facile, no?

«Sono convinto che la paura sia alla radice di quasi tutta la cattiva scrittura.» Stephen King

«Se conosci la cosa di cui vuoi scrivere, le parole verranno da sole.» Catone il Censore

«Ho letto il tuo racconto. Non mi sembra male, ma devi smetterla di usare troppi aggettivi.» Roald Dahl

«La impegna di più un set con Lendl o un set con McEnroe?» «Mi impegna tutto, anche un set con mio nonno.» Bjorn Borg

Il 29 Marzo alla scuola di Linguaggi della Cultura Fenysia di Firenze

Per gli appassionati  e soprattutto per chi segue la mia rubrica Inchiostro italiano dedicata al mondo dei libri degli autori italiani, vi segnalo un importante evento presso la scuola di Linguaggi della Cultura Fenysia di Firenze. Giovedì 29 Marzo 2018 alle ore 17,30 presso la scuola Fenysia a Palazzo Pucci a Firenze, vi è la presentazione del libro “Come non scrivere” di Claudio Giunta edito da Utet e pubblicato il 30 gennaio 2018.

Di cosa si tratta

Si parlerà in maniera ironica sull’uso dell’italiano e sugli errori più comuni che commettiamo nella comunicazione di ogni giorno. Perchè usare termini pomposi e registri troppo alti? Le ripetizioni sono davvero questo mostro da combattere? E i punti esclamativi? E questo è ‘mitico’ e quello è tra virgolette… ne vogliamo parlare?

Perchè partecipare

Un evento adatto ad appassionati della lingua italiana, a studenti, professionisti, editor, blogger, professori, giornalisti e a chiunque interessi il linguaggio della lingua italiana e i suoi modi di comunicare. Se volete avere dei suggerimenti su come NON scrivere, è l’appuntamento letterario adatto a voi nella magica città di Firenze. Sarete in compagnia dell’autore Claudio Giunta e del critico letterario Alfonso Berardinelli. Modera l’evento Giuseppe Grattacaso.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Dove si trova

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