A tu per tu con Milõ: giovane cantautore italiano
Oggi per la rubrica I Love Italian Artist, dedicata agli artisti emergenti italiani, intervisto Milõ: un giovane cantautore italiano ricco di aspettative per il suo futuro e per la sua musica.
Quando è iniziata la tua passione per la musica?
Ciao a tutti, un saluto a tutti i followers di Tiffany Miller e un saluto a Tiffany. Grazie dell’opportunità. Io sono Milõ e da circa un anno e mezzo ho deciso di essere anche cantautore. Avevo dei pezzi nel cassetto, avevo iniziato a scrivere già da qualche tempo e così ho deciso di auto produrmi e dar vita al mio primo progetto discografico. Sarà un album pop elettronico con contaminazioni indi pop house e techno.
Hai prodotto dei dischi? Se sì quali?
Il titolo dell’album “Indaco” fa riferimento ai bambini indaco, ossia una generazione di bambini aventi tratti o capacità speciali con spiccate qualità caratteriali come l’empatia, la creatività e la forza di volontà o sovrannaturali, come la chiaroveggenza. L’intero progetto ruota intorno al concetto di sopravvivenza con tematiche che spaziano dall’amore, ai sogni, alla malattia, alla dipendenza.
Vorrei che fosse una sorta di viaggio per l’ascoltatore; un viaggio per conoscere meglio sè stessi. Vuole essere di incoraggiamento per andare avanti, per rialzarsi e pensare che c’è sempre una soluzione, una via d’uscita.
Scrivo i testi in linea vocale dei miei pezzi, e poi con l’aiuto di un produttore tiriamo giù l’arrangiamento. E’ la cosa più figa che abbia mai fatto, mi piace stare ore chiuso in sala di registrazione a creare la mia musica, perchè poi è la mia musica. Non seguo modelli e faccio ciò che mi piace; poi se piace bene e se non piace Amen ma voglio essere abbastanza onesto con me stesso. E poi mi voglio divertire, cioè la musica è divertimento, è creatività e io voglio stare bene, voglio creare, voglio rischiare, e faccio sempre ciò che mi piace. Poi piacerà, non piacerà, spero che piaccia! Però… io sono strafelice e sono molto soddisfatto del lavoro che ho fatto da solo, iniziando da zero e non c’è soddisfazione più grande.
Io ho sempre il bisogno di dire, non riesco a stare zitto, ho bisogno di parlare e la musica per me è questo: parlare, comunicare, dire la mia. Sono un idealista, ho i miei ideali, ho il mio pensiero e lotto per le mie ragioni, lotto per i miei ideali. Pronto sempre a cambiare idea infatti sono incoerente perchè cambio idea ogni dieci minuti; però un impatto per ciò che ritengo sia giusto.
Il ricordo più bello che hai del tuo percorso professionale
Il momento più bello è sicuramente stato quando ho girato il mio primo video “Non c’è un ricordo” che potete vedere su Youtube e quando ho visto per la prima volta il montaggio è stato uno dei momenti più fighi, perchè ho visto le parole scritte su un foglio di carta trasformarsi poi nel videoclip. Non è un traguardo ma sicuramente un bel check point.
Progetti per il futuro?
Nell’anno conto di far uscire il disco e se vi interessa o vi ho incuriosito dovete seguirmi sulle mie pagine social Facebook ed Instagram.
Vi è piaciuta l’intervista? Cosa ne pensate di Milõ? Lasciate un commento 🙂