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Cinema eventi

Ischia Film Festival 2018 con Carlo Verdone, Gabriele Salvadores , Peter Greenaway e tutti gli ospiti sul red carpet

Ischia Film Festival 2018

Come ogni anno Ischia Film Festival si presenta come uno degli eventi cinematografici più attesi italiani. La location, il Castello Aragonese, il clima ischitano e gli ischitani, l’organizzazione con i direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, hanno reso questa manifestazione qualcosa di speciale per il paese Italia e per gli italiani. Con la selezione di 113 film, con 33 anteprime e di cui 8 mondiali, hanno rappresentato trenta paesi, dal Burkina Faso alla Repubblica Dominicana, passando per Iran, Turchia e Italia.

Ischia Film Festival 2018

Il 30 giugno 2018 è iniziata la XVI edizione dell’Ischia Film Festival inaugurata dal premio Oscar Gabriele Salvatores, il regista di “Mediterraneo” ed autore italiano che ha esplorato i generi della cinematografia, e ha raccontato al pubblico il suo continuo desiderio di cambiare. In questa occasione ha presentato “Il ragazzo invisibile e il Ragazzo invisibile – Seconda Generazione”, dedicato alle avventure di un giovane supereroe. Gabriele Salvadores si racconta e dice di guardare sempre al futuro, cercando di non pensare al passato confermando di non amare le reunion anche se gli piacerebbe tornare agli anni passati per rivivere quei giovani tempi in cui era artisticamente libero.

ischia film festival salvadores

Ospiti sul red carpet

Sul tappeto rosso del Castello Aragonese hanno sfilato una lunga fila di ospiti: Gabriele Salvatores, Alessandro Aronadio ed Edoardo Leo, Leonardo Di Costanzo, Anna Valle, Manetti Bros, Fabio De Luigi, Roberta Torre, Guglielmo Poggi, Renato Carpentieri, Fabrizio Gufini, Claudia Gerini, Giulia Michelini, Vinicio Marchioni, Nicola Giuliano, Alessandro Rak, Federico Buffa, Sandra Milo, Carlo Delle Piane, Caterina Murino, Caterina Shulha, Lilo Petrollo, i The Jackal, Laura Bispuri, Massimiliano Gallo, Nicola Nocella, Bruno Oliviero, Berardo Carboni, Matilda De Angelis, Concita De Gregorio, Antonello Piroso, Fabio De Caro, Gigione, Milena Mancini, Daniele Vicari, , Nicola Guaglianone, Pippo Mezzapesa, Yvonne Sciò, Michela Andreozzi, Massimiliano Vado, Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi.

Ma anche grandi autori come Gabriele Muccino, Carlo Verdone, Peter Greenaway, Carlo Delle Piane.

Carlo Verdone

A Piazza D’Armi del Castello Aragonese c’è stato il tutto esaurito per l’incontro con Carlo Verdone in compagnia dello sceneggiatore Nicola Guaglianone. Carlo Verdone è riuscito ad appassionare tutto il pubblico con un incontro emozionante, per poi ricevere il premio alla carriera dal fondatore del festival Michelangelo Messina. Infine è stato proiettato “Benedetta follia”, terzo maggiore incasso di un film italiano di questa stagione.

Le donne per me sono state tutto, a partire dalle mie tate, quando ero bambino che sono state le prime persone che hanno iniziato a stimolare la mia creatività. Ne ricordo una in particolare, era di Santa Maria Capua Vetere, che mentre badava a me teneva sempre accesa la televisione, quelle vecchie in bianco e nero, e guardava le commedie di Eduardo De Filippo. Poi mia madre, che mi incoraggiò a fare il mio primo spettacolo teatrale. E infine le attrici, con cui ho sempre avuto un rapporto particolare, più che con gli attori. Le donne mi mettono in difficoltà ed è il personaggio che ho sempre raccontato, non a caso i miei film migliori sono quelli in cui vengo messo all’angolo dalle donne, da Io e mia sorella a Sono pazzo di Iris Blonde passando per molti altri. E poi, diciamolo, le donne sono più intelligenti degli uomini, ci tocca ammetterlo.

Infine Carlo Verdone conclude dicendo di sentire la mancanza dei suoi personaggi ma allo stesso tempo conferma che c’è un tempo per tutto, altrimenti si diventa patetici, che significa sia non accettare l’età che l’essere insicuro.

Peter Greenaway

ischia film festival 2018

Peter Greenaway, ha presentato il documentario “The Greenaway Alphabet”, presto sugli schermi italiani distribuito da I Wonder Pictures. Un film che è un perfetto corollario per ricevere L’Ischia Film Award alla carriera, a coronamento di un lungo percorso che è tutt’altro che finito.

È stata la stessa regista a spiegare il senso del film che “è nato come un’eredità per nostra figlia. Lo avevo cominciato quando lei aveva 5 anni. Vedevo già un rapporto molto forte tra figlia e padre, e avevo pensato di filmarlo, ma poi il progetto è rimasto nel cassetto per dieci anni, perché non ho trovato una produzione. Dieci anni, quando Pip aveva già quindici, sono riuscita a coinvolgere la televisione pubblica olandese che ha sovvenzionato il film e quindi sono partita”. Un’opera evidentemente molto personale. “Non l’ho pensato per il pubblico, ma per mia figlia, che ha un padre già in età avanzata, per lasciarle un documento su di lui e sulla loro relazione, nostra figlia ha un carattere molto forte, come il padre, quindi mi sembrava importante. Chi spera di trovarvi qualcosa sul Greenaway artista resterà deluso, ma può scoprire il Peter uomo e padre”. L’alfabeto del film nasce da un gioco che facevano Peter e Pip quando lui la metteva a letto da sera. “Giocavano con questo alfabeto finché lei non si addormentava, era una sorta di ninna nanna. Peter ragiona per codici, era la maniera migliore per farlo entrare nel film”.



Un film che è un vero atto d’amore. “Peter non è la persona più semplice con cui dividere la vita, problematico, polemico, concentrato sull’arte, e nostra figlia è esattamente come lui, fare colazione non è mai noioso la mattina, perché non è noiosa la nostra vita, e di questo siamo molto felici”.

Impossibile d’altronde annoiarsi con un uomo come Greenaway, che ha ancora molte cose da dire. “Lavoro nel cinema da quarant’anni e ho girato più di 60 film, in ogni tipo di formato, e ho lavorato con centinaia di persone che mi hanno aiutato a farli, persone che continuo a ringraziare. Sono molto critico nei confronti dell’arte cinematografica, non sono mai stato convinto che fosse rivoluzionaria come si pensava all’inizio del 20° secolo, ma quando le cose vanno tutte per il verso giusto è una grande soddisfazione”. Soddisfazioni che non vuole smettere di togliersi. “È sempre difficile trovare finanziamenti per fare cinema, ma sono stato fortunato ultimamente. Sto lavorando a un film che mi ha occupato l’ultimo anno e mezzo e che tra tre settimane sarà pronto per il montaggio e finito per la primavera del 2019. È una co-produzione europea anche con finanziatori italiani. Spero di poter essere così fortunato anche dopo, per poter offrire al pubblico ancora un po’ del mondo di Peter Greenaway”.

Scopri chi sono stati i vincitori dell’Ischia Film Festival   e condividi con me il tuo film preferito lasciando un commento qui sotto 🙂

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